sabato 29 maggio 2010

sulla immortalità


«A monsignor Gerardo Pierro, arcivescovo primate metropolita di Salerno Campagna Acerno al compiersi del suo 75˚anno di età con viva gratitudine l’arcidiocesi eresse», è scritto sul piedistallo.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/notizie/cronaca/2010/26-maggio-2010/pierro-inaugura-sua-statua-seminario--1703085331107.shtml
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http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=103777&sez=CAMPANIA

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Il caso accaduto a Salerno, dove in pompa magna è stata scoperta la statua di un vescovo vivente al momento del suo compleanno e delle sue dimissioni, fa sorridere. Rivela la contraddizione tra la ricerca di una silenziosa immortalità nell’al di là e la ricerca di una immortalità sulla terra meno silenziosa e più altisonante.
Il riconoscimento degli altri e la ricerca della immortalità sulla terra spesso guidano il comportamento umano. Nella Storia uomini pervasi dal bisogno di riconoscimento e dalla ricerca di immortalità hanno costruito grandi opere e grandi catastrofi. Tra Napoleone e il vescovo Pierro, con l’ottica del meno danno, forse sceglierei il secondo. Riguardo poi alla pratica di fare statue a chi è disposto a farsi da parte proporrei subito una statua per Berlusconi con scritto sul piedistallo “grazie, può bastare”.
29/05/10 francesco zaffuto

2 commenti:

  1. si è anche benedetto da solo la propria statua: bell'esempio da parte del clero in tempi in cui dovrebbero dimostrare soprattutto umiltà! poi mi sembra fuori luogo in un'epoca di crisi come questa condividere opere di questo tipo (solo di cerimonia costano un botto!), per ultimo trovo questo gesto di un pacchiano inenarrabile, consono ai tempi del "re" più pacchiano che la storia ricordi, il "premier" attuale da non ripetere, ciao laura

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  2. cara Laura, a noi tocca cercare la libertà e la verità, se incidentalmente troveremo l'immortalità va bene, altrimenti ben venga l'oblio. ciao francesco

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