domenica 18 luglio 2010

A 18 anni dall’uccisione di Borsellino


A 18 anni dall’uccisione di Borsellino:
il monumento dedicato a Falcone e Borsellino fatto saltare;
una manifestazione a Palermo in ricordo del magistrato ucciso con poca affluenza di partecipanti;
la recente notizia in Lombardia, sulla ndrangheta che aveva scelto di fare una importante riunione nel circolo di Paderno intitolato a Falcone e Borsellino.
Il monumento saltato pare essere un atto dimostrativo per dire: “ci siamo sempre”. Riguardo alla poca partecipazione alla manifestazione è un sintomo di “stanca”. A Palermo c’erano state tante affollate manifestazioni con tanta speranza di vedere cambiare qualcosa nella vita di ogni giorno. I fatti accaduti in Lombardia dimostrano la tracotanza dei comportamenti e la diffusione del fenomeno su tutto il territorio nazionale.
Tanti anni di lotta alla criminalità organizzata e tutto sembra come prima. Eppure ci sono stati i sacrifici di chi ha lottato e ci sono stati anche i risultati di tanti arresti.
Ma c’è un concime sociale che fa di nuovo ricrescere il fenomeno.
Penso che questo concime sia un composto formato da questi elementi:
il mito capitalistico di un facile arricchimento,
una diffusa disoccupazione che crea marginali forme di sopravvivenza,
una diffusa corruzione politica.
Finché questo concime sarà costantemente diffuso i risultati delle singole indagini verranno annullate da un nuovo sviluppo criminoso.
18/07/2010 francesco zaffuto
Una annotazione
L’amico Liborio mi fa notare che a proposito di disoccupati, si comprano come le Anime morte di Gogol :” in questi giorni il Governatore Lombardo e il Sig. B. hanno acquistato 23.500 anime che considerate come gruppo familiare diventano almeno 100.000 di tutti i colori politici – per un piatto di lenticchie, in un periodo non sospettabile, ma… se… può … anche diventare preelettorale”. E che spesso : “– gli arresti e le confische dei beni sono danni calcolati e sopportabili, come i tiket delle medicine, servono ai potenti per tagliare i ponti con gli scomodi, per eliminare le tracce nel momento in cui il modus operandi sta cambiando.”

3 commenti:

  1. Eh sì...la mancata partecipazione, che poi però corrisponde ad un aumento della rabbia, di livore on line...come se l'ululare alla luna servisse qualche cosa.
    A questo unisci la sospensione della capacità personale di mobilitazione legata all'immanenza feriale, la gente preferisce il mare, la vacanza...lo svago, così come preferisce il reality, il talk show...
    Sono con te, ma se non si riesce a far vedere un'alternativa, diventa difficile sperare in un mondo diverso e subentra la rassegnazione antica di chi pensa che nulla può cambiare.
    Costoro hanno raggiunto le stanze del potere ed allora perchè ribellarsi?
    Però a Palermo c'è ancora moltissima gente che non accetta, che non è disposta a subire, c'è radio 100 passi...e se le agende rosse questa volta erano poche, però c'erano...domani saranno tantissime.
    Un caro saluto.

    Namastè

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  2. La speranza, in particolar modo se si pensa ai figli e alle generazioni che verranno, non va mai abbandonata. Penso che si possa ridurre la prepotenza idologica del capitalismo e la corruzione politica con una grande battaglia culturale, riguardo alla disoccupazione credo che sia necessario un grande sindacato veramente sensibile ai problemi dei disoccupati. Le indagini e le operazioni di polizia restano necessarie ma vanno coniugate con questo impegno nel sociale.
    saluti francesco

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  3. Francè mi sono cadute le braccia e ora a leggere il tuo post mi sono cascate nuovamente... Oramai è una cosa cronica... Sono destinato per sempre a vivere senza braccia un questo paese di merda... E anche la merda è un grande concime naturale che abbonda nel nostro paese...

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