mercoledì 18 agosto 2010

Cossiga lascia il paese inquietante


Cossiga, uomo politico democristiano, si spegne il 17 agosto 2010, lascia questo nostro paese inquietante.
Ci furono tante stagioni in cui tacque,
ci fu una stagione in cui disse un fiume di parole,
e infine le ultime stagioni in cui scelse le mezze parole.
Con le parole di Cossiga non siamo arrivati a delle verità, abbiamo solo assaggiato l’oscurità che circondò l’epoca democristiana dal dopoguerra alla caduta del Muro di Berlino.
Nella stagione in cui disse un fiume di parole forse Cossiga si aspettava che parlasse qualche altro uomo politico democristiano, ma ci fu un silenzio assordante; Andreotti, l’uomo che più sapeva, non aggiunse una sillaba, non si sentì certo sollevato dal “silenzio” diventando senatore a vita.
Fra qualche anno, per naturale scadenza dell’esistenza, anche altri esponenti politici democristiani scompariranno portando nella tomba i segreti della Storia d’Italia. Ci rimarranno solo degli aneddoti per accontentare le penne sfiziose di alcuni “grandi” giornalisti che stentatamente pensano di scrivere la Storia.
17/08/10 francesco zaffuto

(Immagine - "2010_odissea_italiana © liborio mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/)
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2 commenti:

  1. eppure sono convinto che da qualche parte lui qualche dossier, qualche documento, qualcosa di importante, insomma, l'abbia lasciata

    il problema è chi arriverà per primo a prendere quella roba...

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  2. Sicuramente il copribara doveva essere un grande punto interrogativo.
    Puntiglioso com'era, ha ragione Itsas, qualcosa da qualche parte ha lasciato: buoni precedenti fanno pensare che non sarà mai "trovata".

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