giovedì 19 agosto 2010

IL SORPASSO DI VENDOLA


IL SORPASSO DI VENDOLA, E’ LA FINE DELL’ERA BERLUSCONIANA

19 agosto 2010, ore 16,32 più di 228.700 “a me piace su facebook” di Nichi Vendola,
Berlusconi rimane inchiodato a 227.100 e comincia ad avere perdite
http://www.facebook.com/home.php?#!/pages/Nichi-Vendola/38771508894
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Può sembrare un risultato secondario. Però, se si ci pensa per un attimo, segnare un “mi piace su facebook” significa dirlo un po’ ad alta voce e metterci la faccia. Si potrebbe dire che è quasi più di un voto che si fa nascostamente dentro un urna. Chi ci ha messo la faccia può essere anche disposto a dirlo ad altri, diventa un piccolo ripetitore di adesioni successive.
Se si arriva alle primarie della sinistra il candidato Nichi Vendola ha notevoli possibilità di farcela. Ha anche notevoli possibilità di farcela rispetto a Berlusconi che dopo il “Caliendo Cadiendo” è ormai in caduta libera. Non è vero che Vendola non possa essere un riferimento anche per l’elettorato moderato; gli elettori italiani vogliono un po’ di chiarezza e se Vendola è disposto a rilanciare una sana socialdemocrazia può essere premiato da una sinistra che si sente orfana da parecchio tempo e da un elettorato moderato che ha da tempo superato la logica degli anatemi verso la sinistra, anzi preferisce discorsi chiari e su un possibile programma sociale.
Io alla mia età non mi faccio illusioni su grandi cambiamenti in Italia; comunque questo paese ha bisogno di una scrollata e la sinistra ha bisogno di liberarsi della sua vocazione a perdere; e se per dare una scrollata a questo paese è necessario un “Piatto pugliese”, sono disposto alle cime di rapa.
19/08/10 francesco zaffuto

(Immagine - La toccata - Kaciaturian – matite e biro © francesco zaffuto)
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2 commenti:

  1. Personalmente saluto con grandissima gioia personale codesto sorpasso, anche se non lo ritengo sufficiente a cantare vittoria, purtroppo. La sinistra è ancora persa in una ricerca Tafazziana di sé ed ancora alcuni suoi eminenti pseudo-rappresentanti (pseudo nel senso che io fatico ad individuarli a sinistra)sono fortissimamente attratti da forme di "attrazione centripeta"...quand'anche al centro non ci sia più nessuno e l'UDC navighi tranquillamente verso convergenze destrorse...come nella sua natura originale.
    Nonostante questo io saluto, dicevo, con gioia...e spiego.
    Questa possibilità che Vendola regala a tutta quella che chiamammo "sinistra" è senza precedenti. Quand'anche non avvenisse...anche se non dovesse riuscire. Il fatto stesso di porre una sinistra , al tavolo di questa discussione è un successo, che il PD ci avrebbe negato. Pone la necessità che di quest'area si parli, che su quest'area si pensi. Ci consegna la possibilità di agire politicamente e di proporre visioni e prospettive, partendo, finalmente, da postulati accettabili. Personalmente credo che questa visione di un mondo alternativo al potere, di una cultura altra diversa da quella dell'unico pensiero siano necessità inalienabili. Ritengo che rendere possibile questa discussione, semplicemente indicare l'esistenza e la consistenza di questo Moovement sia meritorio ed indispensabile...le raccolte di firme sull'acqua e la discussione sui beni comuni, lo stesso movimento viola...ci danno questa indicazione. Vendola forse non inventa nulla, si limita a riempire un vuoto frastornante, non richiamandosi a vetusti riferimenti libreschi ed a simbolismi inutili e superati, ma accettando la sfida di una sinistra plurale, innovativa, che ponga visioni e prospettive che sappia influenzare e partecipare attivamente alla creazione di un'area di Progresso che possa davvero vincere.

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  2. @ giandiego
    E’ difficile ma è possibile. Vendola si è già manifestato in una realtà regionale verificata da un doppio mandato e da una simpatia diffusa. Penso che sia una buona premessa. Il problema in questo momento credo che sia il PD: avvierà la macchina delle primarie con un Vendola che si profila come possibile vincitore?
    Poi due questioni di contenuto: riuscirà Vendolà a inserire due punti chiave nel suo programma:
    1) sull’occupazione senza limitarsi ad affermazioni generiche
    2) sul federalismo per smontare i luoghi comuni della lega
    Penso che sia necessario per i punti del programma un dibattito approfondito nella sinistra, una sinistra che deve smettere di pensare a Berlusconi e a Fini, e cominciare a lavorare con i lavoratori.

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