martedì 9 novembre 2010

Meglio un Governo ben battuto



E’ meglio un governo ben battuto. Oggi è stata approvata alla Camera un Testo di attuazione dei rapporti Italia Libia dove si rimettono al centro i diritti dell’uomo. Il Governo viene impegnato «a sollecitare con forza le autorità di Tripoli affinché ratifichino la Convenzione Onu sui rifugiati e riaprano l'ufficio dell'Unhcr a Tripoli quale premessa per continuare le politiche dei respingimenti dei migranti in Libia».http://www.corriere.it/politica/10_novembre_09/governo-battuto_bb9f1e02-ec20-11df-8ec2-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano
In pratica un Governo battuto in Parlamento è meglio di un governo non battuto..
Su piano formale un Governo battuto su specifiche leggi può continuare a Governare per tutti gli aspetti esecutivi ma deve attuare le leggi dell’organo sovrano che la costituzione pone per legiferare, il Parlamento.
Paradossalmente un Governo che si limitasse alle sue competenze di esecutivo potrebbe essere un buon Governo. Ma quale prepotente di turno è disposto a governare in questo modo? Ci vorrebbe un’altra cultura, un’altra sensibilità, un non considerare l’opposizione come un nemico ma come una componente politica con idee diverse con cui confrontarsi e magari trovare punti di concordanza su leggi di interesse sociale.
Se dobbiamo cambiare per migliorare nel nostro paese dobbiamo andare verso un Parlamento che potenzia la su funzione legislativa.
Riporto una parte del contenuto del post
La Sinistra e le parole. La settima parola: Laicit... à

Il Parlamento nazionale deve essere nei fatti l’unica sede legislativa per l’approvazione di leggi con valore su tutto il territorio nazionale. Le leggi per essere approvate vanno discusse tutte nel merito dal Parlamento e non debbono essere approvate con voto di fiducia; il continuo ricorso al voto di fiducia tiene in ostaggio la stessa maggioranza dei parlamentari riducendoli a sudditi di una ristretta oligarchia. Le leggi che implicano più materie debbono essere esaminate e approvate distintamente; fermo restando il vincolo che una legge che implica una uscita finanziaria deve avere la precisa corrispondenza in una entrata finanziaria certa.La fiducia del Parlamento al Governo va intesa come complessiva fiducia del fare e non deve essere chiesta in relazione all’approvazione di specifiche leggi; il determinarsi di maggioranze diverse in Parlamento in relazione all’approvazione di leggi non implica la caduta del Governo. Il Governo deve accontentarsi del suo ruolo propositivo, esecutivo e di coordinamento e rispettare il ruolo del parlamento in materia legislativa. La fiducia al Governo va posta solo al momento dell’insediamento al Governo, non va più richiesta in relazione all’approvazione di specifiche leggi e può essere tolta con espressa sfiducia complessiva che preveda l’espressa richiesta di insediamento di un nuovo governo con una nuova maggioranza.

09/11/10 francesco zaffuto
(immagine – un normale battipanni in vimini)

Nessun commento:

Posta un commento