domenica 17 luglio 2011

Come ti Bollo il conto titoli


Tremonti dice che ha colpito con la sua manovra anche i ricchi.
Esaminiamo una delle imposte di Tremonti sui cosiddetti ricchi: l’imposta di bollo sul conto titoli.
E’ una imposta particolare ed ha la caratteristica di essere applicata sul servizio che la banca offre di deposito titoli. Nessun possessore di titoli si può sottrarre a questa imposta perché ormai i titoli non vengono consegnati in cartaceo e sono amministrati e custoditi dalle banche in forma virtuale.
I cosiddetti risparmiatori sono di diverse tipologie e variano dal pensionato al grande capitalista. Il pensionato spesso tiene investita in titoli quella misera liquidazione percepita a fine lavoro con cui non può comprare neanche un garage.
Vediamo le novità della manovra
Se il valore nominale degli investimenti in titoli è inferiore al 50.000 euro non cambia nulla: sull’estratto conto titoli inviato annualmente dalla banca continuerà ad applicarsi l’attuale imposta di 34,2 euro l’anno. Per consistenze di deposito superiori ai 50 mila euro, il governo ha previsto diverse fasce: da 50.000 a 150.000 euro, da 150.000 a 500.000 euro e oltre i 500.000. Chi ha un deposito titoli il cui valore arriva fino a 150.000 euro quest’anno pagherà 70 euro per l’estratto conto annuale e dal 2013 l’imposta aumenta a 230 euro. Salendo oltre i 150.000 euro e fino a 500.000 l’imposta annuale prevista quest’anno è di 240 euro e dal 2013 si passa a 780 euro di bollo. Chi possiede consistenze superiori a 500 mila euro quest’anno pagherà 680 euro e dal 2013 euro 1.100 l’anno.
La progressività introdotta da Tremonti ha uno strano schema a grandi blocchi che come al solito produce una ingiustizia fiscale abbastanza evidente. Ma non solo, potrà produrre un cambiamento negli orientamenti del risparmio. Il solo passaggio da 50.000 euro a 51.000 euro nel 2013 viene a produrre uno scatto d’imposta notevole, da 34,2 euro a 230 euro. Un salto di tal genere equivale a scoraggiare il modesto investimento in titoli oltre 50.000. Il risparmiatore potrà trovare molto più conveniente stipulare con la banca una operazione pronti contro termine: che consiste nell’acquisto e nella rivendita di titoli alla stessa banca a due prezzi differenti. In questo modo non supererebbe la soglia di 50.000 euro e risparmierebbe sull’imposta. Tale possibilità non credo che sia sfuggita al Ministro, allora sorge la domanda: PERCHE’ lo Stato va a scoraggiare l’acquisto di titoli che spesso sono titoli dello Stato? Non saprei dare altra risposta che quella di: voler favorire le banche. Attualmente molti cittadini si rivolgono alle banche per acquisti all’asta dei titoli e le banche si limitano ad essere amministratori; con una espansione delle operazioni pronti contro termine le banche avrebbero tutto l’interesse ad aumentare l’ammontare gli acquisti in titoli di Stato per poi lucrare nelle operazioni con la propria clientela; aumenta l’intermediazione bancaria ed aumenta il ruolo delle banche sui titoli dello Stato. Uno Stato che rispetto al farsi prestare il denaro direttamente dai cittadini preferisce le banche nei fatti intende favorire le banche.
Appena un politico di sinistra cominciava a parlare di patrimoniale veniva tacciato di comunismo e di pericoloso antagonista della proprietà Oggi Tremonti ha varato una cattiva patrimoniale sui titoli e l'ha chiamata imposta di bollo: colpisce la ricchezza indipendentemente dal reddito prodotto dai titoli e si basa sulla consistenza del patrimonio. Colpisce i risparmiatori medio piccoli, avvantaggia le banche, allontana i piccoli risparmiatori dall’investimento diretto in titoli dello Stato.
Questa stessa imposta se fosse stata meglio scaglionata sugli incrementi patrimoniali sarebbe stata meno iniqua, non avrebbe prodotto vantaggi per le banche e poteva permettere perfino un’entrata maggiore al Fisco.
17/07/11 francesco zaffuto
(immagine “se resta qualcosa” fotocomposizione © liborio mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/)
nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
fotocomposizione in bianco e nero, due mani voracemente raccolgono un frutto e sembrano divorarlo.

2 commenti:

  1. Conosci qualcuno appartenente alla casta che ne abbia leso i "diritti"? Io no, sono sempre quelli della classe medio bassa a pagare....

    Ciao e buona domenica

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