martedì 24 aprile 2012

25 aprile – lontano e vicino


Dal 25 aprile del 1945 sono passati 67 anni, si potrebbe considerare una data lontana nella Storia, il mondo da allora è notevolmente cambiato: tanti regimi sono caduti ad est e ad ovest; in Italia chi si richiamava in qualche modo al fascismo ha fatto parte di governi della democrazia di una pretesa “seconda repubblica”, e chi si richiamava in qualche modo all’antifascismo ha fatto parte di governi della democrazia di una pretesa “seconda repubblica”. Europa, USA e il mondo intero oggi sono travagliati da una crisi del capitalismo finanziario e si cercano soluzioni nuove dove il richiamo alla storia appare difficile.
Sono passati 67 anni, il tempo di un uomo che si avvia a diventare vecchio, una data lontana. Ma sono altri fatti e altre date recenti che ci riportano al 25 aprile come ad una piaga ancora dolorosa: solo pochi giorni fa si concludeva il processo sulla strage di Brescia, senza colpevoli e senza verità processuale; anche le vicende processuali dell’Italicus si conclusero allo stesso modo; sulla strage di Bologna sono rimaste chiazze mai chiarite; per non parlare della lontana Piazza Fontana oggi oggetto di memorie cinematografiche controverse. Queste date e questi fatti, così vicini, ci fanno restare in un tunnel scuro; la matrice fascista degli attentati si confuse con una matrice internazionale e con una matrice complottista; oggi resta il dubbio che possa ancora covare da qualche parte un oscuro disegno. L’Italia ha bisogno di pace ma anche bisogno di verità e l’analisi storica è troppo a ridosso con il quotidiano per potere bastare e pacificare gli animi. Forse uomini che in quegli anni erano al governo potrebbero dirci qualcosa prima di recarsi nel regno dei cieli, ma chissà se lo faranno?
Nella speranza che il 25 aprile, possa diventare lontano per gli eventi dolorosi e possa diventare festa per tutti, cittadini di un paese migliore e più giusto, rinvio il discorso al 25 aprile 2013.
24/04/12 francesco zaffuto
Immagine – foto drammatica della strage di Brescia – tratta da Internet

7 commenti:

  1. Il titolo che hai dato al post, riflette la nostra realtà, non solo la nostra storia.
    O meglio, la realtà, oggi, manca di Resistenza.
    Siamo diventati disillusi, apatici, addirittura crediamo ancora nelle favole.Siamo caduti nelle trappole da cui ci avevano messi in guardia i grandi del nostro passato.
    Hai ragione tu. Francesco: rinviamo il discorso al 25 aprile 2013.
    Ciao!
    Lara

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  2. E' cambiato tutto per non cambiare niente.
    Il fascismo, di cui il 25 Aprile ricorda (si ricorda?) la caduta, si identificava in una camicia nera. Oggi ha colletti bianchi e cravatta, indossa guanti chirurgici per lavorare di bisturi e tagliare, o la dinamite per demolire quanto creato in questi sessant'anni.
    Si chiama economia di mercato: un fascismo che, alla pari di quello delle camicie nere, ignora del tutto "la" persona, in nome di una logica di potere che nulla ha da invidiare al vecchio fascismo.
    A questo si aggiunga che i giovani d'oggi di quel 25 Aprile ignorano il significato, quando addirittura non lo snobbano.
    "Ubbie" dicono "ricordi di vecchi", destinati a finire nella tomba con loro.
    "Quel fascismo non tornerà più, la democrazia ormai è solida e indietro non è possibile tornare", dicono.
    Il fatto che, per consentire loro di poter parlare così, fiumi di sangue abbiano nutrito questa nostra terra, non conta più.
    E' un 25 Aprile che, anno dopo anno, diventa più triste.

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  3. da quel 25 aprile di 67 anni fa ne attendiamo di nuovi, ogni anno. Oggi in particolare attendiamo la liberazione dalla tirannia economica, chissà se mai arriverà.

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  4. Il ciclo inesorabile del tempo legato alle nostre vite sta assottigliando sempre più le fila di quelli che tornarono a casa, testimoni della tragica epopea che fu necessaria per restituirci la libertà. Sta a noi, che da loro abbiamo ricevuto così tanto, cercare di trasmettere ai più giovani il senso di quella Resistenza, che è poi la resistenza continua, per tutta la vita, ai disvalori sempre striscianti e in continuo agguato del fascismo.

    Buon 25 aprile.

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  5. Buon 25 aprile e continuiamo a resistere .ciao

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  6. Valori sempre attuali, quelli della Resistenza italiana!

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  7. per i motivi che esponi, questa data non dovrà mai essere dimenticata

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