sabato 30 giugno 2012

Borse in volo, almeno per un giorno


Borse in volo dopo la notizia di possibili interventi della Banca centrale europea per limitare lo spread. A Milano in chiusura il 29 giugno, l'indice FTSE Mib ha guadagnato il 6,59%, l'azionario milanese ha messo a segno il maggiore rialzo dal 10 maggio 2010, quando il maxi-piano per la Grecia venne salutato con un balzo dell'11,3% circa. Trattasi della migliore performance da oltre due anni e la dodicesima di sempre.
Stabilizzare i tassi e impedire agli stati di affondare con il loro debito per gli effetti dell’innalzamento dei tassi di interesse, è ben visto anche dai mercati? E’ il segno che quando la politica esprime la volontà di fare ordine e di regolamentare i mercati possono reagire favorevolmente? Quando i mercati vengono lasciati al loro destino può permanere una rovinosa speculazione al ribasso? Questi interrogativi possono essere considerati anche come delle possibili risposte. Quello che accadrà nei giorni successivi è difficile da prevedere, fatto sta che per un giorno i mercati hanno speculato al rialzo e sono tanti gli investitori internazionali disposti a iniziare una speculazione al rialzo, perché sono tanti quelli che in questi tre anni hanno acquistato titoli a prezzi stracciati. Allora più che aspettare il segnale dei mercati occorre che la politica dia un segno ai mercati.
Riguardo poi al miracolo prodotto dal Mario Monti combinato con quello di Mario Draghi e di Mario Balotelli, abbiamo assistito ai più deliranti commenti fatti dalla stampa in un solo giorno, dove le combinazioni economiche e calcistiche sono state messe insieme con grande disinvoltura.
Chi è riuscito a capire qualcosa di quello che accaduto a Bruxelles sulla base dell’intervista rilasciata da Mario Monti? Io, lo confesso, no. Per tentare di capirci qualcosa ho dovuto fare riferimento a vecchie lezioni di tecnica bancaria dove si parlava di interventi della Banca centrale (allora Banca d’Italia) sul mercato aperto: la banca centrale interveniva con acquisti a sostegno del debito dello stato sovrano quando i tassi di interesse stavano sfiorando il limite di guardia. In pratica tecnicamente lo dovrebbe fare ora la Banca centrale europea, ma nessuno ha parlato di quale sarà il limite di guardia (2 o 3 o 4 o 5 ecc…); si dice che riguarderà solo i per i paesi virtuosi segno che i non virtuosi saranno lasciati cadere; si dice che sarà un intervento automatico ma si dice anche che la Merkel intende che ci saranno controlli ferrei. Il si dice si dovrà chiarire nei prossimi giorni e sei mercati capiranno che il si dice è solo un si dice può riprendere speculazione al ribasso.
Non voglio fare l’uccello del malaugurio, anzi mi auguro: che presto ci dicano quale è il limite di guardia (il 3% a mio avviso in questa fase non dovrebbe essere superato), che riescano a varare anche la tassa sulle transazioni finanziarie e che i 120 miliardi per la crescita facciano miracoli; ma rimango lo stesso con molte perplessità perché l’essere paese virtuoso non può significare essere un paese con livelli preoccupanti di disoccupazione; l’Europa deve dare un segnale in materia di comportamenti solidali per il lavoro e il welfare se non vuole arrivare alla disintegrazione del tessuto sociale.
Dalla lezione dei mercati del 29 giugno possiamo ricavare che ai mercati occorre dare qualche lezione.
30/06/12 francesco zaffuto
Immagine – Icaro in volo di Matisse

2 commenti:

  1. Eccellente! In particolare l'ultima frase!

    RispondiElimina
  2. Prevarrà in Europa, almeno, la volontà politica di darla, ai mercati, quella strameritata lezione?

    RispondiElimina