giovedì 13 settembre 2012

A scuola senza libri



Nell'intervista il Preside parla di un risparmio per le famiglie di un 15% circa rispetto ai libri, qualcosa di limitato. Chissà quanto sarà il guadagno delle società che lavorano in quel settore tecnologico negli anni futuri e chissà quanto sarà la perdita delle aziende che lavorano nel settore editoriale cartaceo? Ma il progresso in ogni caso non si può fermare; e soprattutto la moda non si può fermare e determina i comportamenti diffusi. Sicuramente è utile sostituire tutti i manuali con uno strumento agile e portatile, ma l'abbandono totale del libro cartaceo penso che sia un impoverimento. Un po' come dire: esiste l'auto ma la vecchia bicicletta ci può permettere una passeggiata tra i boschi.
francesco zaffuto

6 commenti:

  1. Noi che siamo legati ai libri di carta la pensiamo senz'altro così, ma i nativi digitali come la penseranno?

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  2. C'è anche il rischio che le future generazioni disimparino a scrivere con la penna.
    Certo le schiene se ne avvantaggeranno,.
    Io lascerei qualcosa di personale, il diario.
    Buona giornata!
    Cristiana

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  3. Credo sia meglio protrarre alquanto l'uso dei libri, non solo per una sorta di sano rispetto di tradizioni di storica valenza, ma anche per semplici aspetti pratici (durante la lettura: minore incidenza sulla vista, maggiore elasticità di postura, ...).

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  4. Certo che il classico libro ha il suo fascino.
    Saluti a presto.

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  5. caro francesco ci si dimentica sempre di migliaia e migliaia di studenti disabili della vista o dislessici, che della carta non se ne fanno proprio nulla. Ci si dimentica anche della deforestazione e dei danni irreversibili che ha creato e sta creando al pianeta.
    Per non parlare dei costi di un libro di carta e della convenienza di un ebook!
    Rimanere affezionati alla carta va bene, ma non farei il paragone tra auto e bicicletta rispetto al cartaceo e al digitale: facciamolo semmai tra auto e mezzi pubblici.
    Di recente ho voluto affrontare questo problema, che anche quest'anno vedrà non pochi studenti senza libri di testo, tra questi soprattutto i ragazzi disabili, ho scritto a Profumo ed è stata già fatta un'interrogazione parlamentare a proposito, visto che in questa nazione si pensa solo al proprio ego ma non ci informa come si dovrebbe, ad esempio pensano tutti che noi ciechi leggiamo grazie al braille, mentre solo il 10% di tutti i disabili visivi italiani ne fa uso o lo conosce, io ad esempio come tantissimi altri non lo conosciamo. Sai quanto costa un libro in braille? Un botto! Sai quant'è grande? Enorme!! E sai quanto ci si impiega a leggere una pagina in braille?
    Se i vedenti usano un navigatore parlante in auto, perché non capire che da anni in tutto il mondo la stessa cosa la si fa anche con un libro? Sfruttare la tecnologia non è poi sempre così sbagliato come in molti pensate, ad esempio in Europa gli anziani navigano in internet ed hanno molti servizi in più rispetto agli anziani italiani, spesso incapaci anche di inviare un sms.
    Adeguarsi al millennio che si vive, cavalcare l'onda, aiutare il pianeta a non finire del tutto, dare la possibilità a tutti di leggere: non basta tutto questo per dire che la carta rimane uno sfizio e pure costoso e dannoso?
    Quando vedevo leggevo un libro al giorno, li annusavo addirittura, so bene cosa vuole dire leggere su carta, oggi sono cieca, ma vivo anche su qeusto pianeta e vorrei rimanerci, leggendo. Pensateci.
    Qui leggi la lettera a Profumo: http://blindsight.eu/news/libri-di-testo-accessibili-lettera-al-miur/ .
    Ciao Laura

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    1. Grazie Laura per il tuo contributo di riflessione. Meno foreste rase al suolo e migliore possibilità di studiare per i disabili visivi sono sicuramente aspetti importanti.

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