martedì 9 aprile 2013

200 mila laureati disoccupati? Ma …



Nel 2012 sono stati 200.000 i disoccupati laureati tra gli under 35 anni. Lo dice l’Istat, che indica anche un aumento di circa il 28% sul 2011. Chissà quanti sono in questi primi mesi del 2013?
 Per anni ci si è lamentati che in Italia c’erano pochi laureati. Ma ora cosa sta accadendo? Ce ne sono troppi? Sono laureati in materie che non hanno rilevanza sul mercato del lavoro?
 E’ possibile che famiglie e società abbiano speso tanto denaro per tenere in piedi delle Università che sfornano disoccupati?
 Possibile che le Università italiane servono solo per mantenere chi ci insegna?
 E’ possibile che i laureati non possono fare nessun lavoro, neanche manuale perché vengono considerati impreparati su tutto?
 E’ possibile che i laureati quando presentano un curriculum per un qualsiasi lavoro debbono addirittura nascondere di essere laureati, per evitare di essere scartati?
 In quale lista di collocamento si possono iscrivere i laureati in Italia?
 Come si può pensare di non avere una indennità di disoccupazione se sei un laureato disoccupato e che non trovi lavoro?
 Perché la scuola non insegna anche qualche utile mestiere?
 Perché la nostra cultura è così scissa dal costruire il pane?
 Perché nessuno ti prende per un tirocinio se hai superato una certa età?
 Perché siamo tutti delle buone colte animelle?
 Perché Cacciari è l’unico filosofo in Italia?
 Perché Sgarbi significa cultura?
 Perché cultura e filosofia servono per litigare nei servizi di Santoro, altrimenti fai il disoccupato?

Intanto in Parlamento si aspetta …
Intanto chi ha votato Grillo aspetta ….
(qui riporto stralci di un post da

Ho una certa, triste, familiarità con le cosiddette "agenzie per l'impiego" (private) e con il (sempre cosiddetto) "Centro per l'impiego" della mia città. Da disoccupato, iscritto alle liste di mobilità/collocamento ormai da svariati (troppi) mesi, per lo più mi capitano lavoretti di pochi giorni (per fortuna con regolare contratto) ed è grazie a questi lavoretti che finora riesco a andare avanti. La cosa, però, sintomatica del fatto che né le agenzie per l'impiego né i Centri per l'impiego servano a qualcosa è data, secondo me, dal fatto che nessuno di questi lavori me li hanno mai trovati loro ...
........
 Ma, dico io, a che cavolo servono questi seminari, tutti questi inservienti, le due segretarie, il relatore che ci dice cose che già sapevamo? Queste persone dovrebbero essere lì per noi, ovvero per aiutare e "instradare" (dare delle dritte che siano utili, dei consigli che valgano qualcosa) chi sta cercando lavoro... eppure la mia sensazione - nettissima - è che non fossero lì per noi, ma per loro: per lavorare loro, mentre noi - povera carne da macello - eravamo le capre che dovevano semplicemente assistere al loro spettacolino e giustificare il fatto stesso che loro invece fossero lì a lavorare. Io lo trovo l'ennesimo spreco di soldi italiani e non mi va che ci siano persone che mangiano sulla schiena di altre che invece non sanno dove sbattere la testa e per questo vi scrivo. Discorso molto simile per le "agenzie per il lavoro". Sono iscritto - io credo - a almeno una ventina di agenzie di questo tipo, sparse su tutto il territorio della regione in cui vivo e ...
 Niente, nisba, nada... Sono anni ormai che nessuno mi chiama più per offrirmi niente, nemmeno il lavaggio di cessi (con tutto il rispetto che ho per chi fa un lavoro utile come il lavaggio di cessi)...

 In Olanda, un mio amico mi informa che le agenzie private per il lavoro quasi non esistano e che il Centro per l'impiego (statale) lavori in questa maniera. Se tu dichiari di essere senza lavoro, devi dire quali sono le tue capacità, le tue qualifiche e cosa saresti disposto a fare. Dopo qualche giorno ti chiamano e ti offrono un lavoro; se tu rifiuti, hai un'altra possibilità: il Centro per l'impiego ti chiama e ti offre un altro lavoro che dovrebbe fare al caso tuo; se rifiuti sei fuori. Per tutto il tempo, da quando ci si rivolge al Centro per l'impiego fino alla seconda chiamata, si ha diritto a un sussidio, che viene revocato nel caso in cui il "chiamato" si rifiuti per la seconda volta. PROPOSTA DI ABOLIZIONE DELLE "AGENZIE PER L'IMPIEGO" E DEI CENTRI PER L'IMPIEGO DELLE PROVINCE E LORO SOSTITUZIONE CON AGENZIE STATALI SUL MODELLO DI QUELLA OLANDESE Non è un modo civile di condurre il problema della disoccupazione? Non è forse L'UNICO modo civile di farlo? Io credo di sì... Deve essere lo Stato a fare da tramite fra il lavoratore e le aziende, esattamente come avveniva una volta; non deve essere lasciato questo compito alle agenzie private che non hanno nessuna responsabilità al riguardo...

Ci stavano due tre cose da fare, magari costringere Bersani a farle, ma i grillini hanno scelto di fare gli incontaminati. Forse occuperanno il Parlamento per protesta, e il tempo scorre … tremendamente. (fr. Z.)

Immagine – Giurlanno e la storia – una ruota si mangia la testa del povero Giurlanno -  Liborio Mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/)

1 commento:

  1. Tremende, perché non emergono risposte adeguate, le tue domande, ma calate profondamente nella realtà.

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