martedì 2 aprile 2013

Morirà il libro?

Passo un dibattito postato su arpa eolica, chi vuole può inserire commenti su cliccando a questa pagina Dibattito

Qui il tema proposto
è
Morirà il libro?
Comincia a scomparire anche dai banchi delle scuole.
Scomparirà anche dal comodino della nostra camera da letto?
Ci addormenteremo tutti dopo avere spento una lavagnetta luminosa?

Potete inserire vostri commenti sul tema - suscitare dibattito - rispondere tra voi - anche questa redazione interverrà come voi con qualche riflessione.
Il Post resterà inserito con carattere permanente.

qui qualche intervento iniziale

Il libro non potrà mai morire, benché ce la stiano mettendo proprio tutta, a partire dall’agghiacciante proposta di introdurre già alle elementari libri di testo e quaderni in digitale. Non si stimola certo così l’amore per la lettura e per lo studio. Mi riaffiora alla memoria il piacere quasi fisico e la soddisfazione provata nell’infanzia di avere per le mani i miei primi libri di scuola. Ancora adesso i bambini, anche piccolissimi, sono attratti istintivamente dallo sfogliare libri pieni di illustrazioni. Non abbiamo bisogno, in un mondo in cui fin dalla nascita si è bombardati di virtualità, di sottrarre oggetti reali. Il libro infatti non è solamente il suo contenuto, da leggere su schermi o scaricare da internet (prestazioni sicuramente utilissime e spesso a loro volta insostituibili), ma anche oggetti da tenere sul comodino, da portare con sé in treno, passeggiando, su cui fare sottolineature o annotazioni, che diventano poi carichi del nostro vissuto e processo di interiorizzazione. Senza contare che può essere anche un oggetto bello e artistico, un dono o un ricordo. Non è un caso che, in controtendenza, accanto al libro pullulino tante piccole case editrici, perché, chiunque scriva, sa che affidare alla pubblicazione quei frammenti di anima nascosti in tanti cassetti e a volte anche di pregio e che nessun grande editore prenderà mai in considerazione, è ben diverso dal ricercare se stessi in un mare di brani pubblicati on line, che potranno magari perfino sopravviverci, ma non vivere, perché presto nessuno li aprirà più o li incontrerà mai E’ sempre un oggetto che passa dal cuore alle mani dei nostri cari o di chi ci ha conosciuti il luogo in cui la memoria continua ad essere vivente..
Maria Luisa Ferrantelli

qui una vignetta trovata su internet


Due omini di fronte a un libro, uno descrive l'oggetto sconosciuto: Si chiama libro. Si può leggerlo senza bisogno di uno schermo. Le pagine sono tutte accessibili e non scompaiono in caso di mancanza di corrente. E' più leggero di un portatile. Non sarà obsoleto il mese prossimo. E lei può anche prestarlo a suo padre senza dovergli spiegare come usarlo.

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