martedì 1 aprile 2014

SPQR o miniSenato

 Già Cicerone (Grasso) ha cominciato con una prima orazione in danno di Catilina (Renzi) e del suo tentativo di trasformare il Senato SPQR  in un miniSenato
 La tentazione di fare un paragone con il passato è forte ma le condizioni sono ben diverse: siamo nella Roma del 2.014 d.c.,  di Camere ne abbiamo ben due,  sono entrambe elettive e fanno lo stesso lavoro.
 Vediamo un po’ questo miniSenato,  dalle dichiarazioni del Ministro Boschi rilasciate alla Stampa emerge che (si riporta in blu):
“Sarà composto dai presidenti delle regioni, dai sindaci dei capoluoghi di regione e delle province autonome, due consiglieri regionali e due sindaci per ogni regione; più 21 senatori su nomina del presidente della Repubblica per sette anni. I senatori a vita esistenti restano in carica…. Quindi in tutto 148 persone.
Un qualche costo resterà,  queste persone dovranno pur  soggiornare  a Roma e non andranno in un Ostello della gioventù. Una cosa un po’ difficile da comprendere è come dei presidenti di Regione e sindaci di Città metropolitane possano avere il tempo per frequenti trasferte a Roma per partecipare a questo nuovo miniSenato..
Riguardo alle competenze
«Pari poteri alla Camera per le leggi costituzionali e di revisione costituzionale. E anche sull’elezione del Capo dello Stato, dei membri del Csm e della Consulta. …. La Camera approva una legge, il Senato può pronunciarsi entro 30 giorni proponendo delle modifiche. La Camera a quel punto ha 20 giorni per pronunciarsi in via definitiva, accogliendo le modifiche del Senato o confermando il testo iniziale. Ma la parola finale spetta alla Camera e ci sono dei tempi certi per le leggi ….
 Il parere del Senato potrà essere superato solo con un voto a maggioranza assoluta della Camera nelle materie in cui vengono toccati gli interessi di comuni e regioni in maniera diretta.
Ad un organo formato da amministratori e di nominati dal Presidente della Repubblica restano alcuni alcune competenze legislative molto importanti, e se segue a ruota la Camera dei Deputati per i pareri dovrà in qualche modo stare perennemente riunito.  Allora i nuovi orizzonti saranno bel limitati per il risparmio e gravidi di possibili conflitti di competenza.
 La pessima legge elettorale  Italicum, il miniSenato, e le ipotesi di aumento dei poteri al Premier hanno fatto scattare un nuovo fronte di opposizione capeggiato da insigni costituzionalisti. La particolare situazione in cui ci troviamo diventa scegliere tra: fare male e fare nulla. E molto francamente non me la sento di parteggiare tra queste due possibilità.
Resto dell’avviso che il superamento del bicameralismo sia una buona cosa, ma occorre che accada senza la sostituzione con un organo ibrido.  Una sola Camera interamente elettiva può bastare, e i pareri possono essere raccolti nella società civile, non è necessario un organo preposto a pareri come se fosse la summa del pensiero, ma la Camera elettiva deve poggiare su una legge elettorale rispettosa della rappresentatività del paese reale.
01/04/14 francesco zaffuto
Nota:  qui il testo del Governo Renzi approvato in data 31 marzo 14


Immagine – Affresco di Cesare Maccari a Palazzo Madama -  Orazione di Cicerone in denuncia di Catilina - http://it.wikipedia.org/wiki/File:Maccari-Cicero.jpg

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