sabato 11 aprile 2015

QUELL’APRILE di CENTO ANNI FA


La guerra era già iniziata nel luglio 1914, i motivi che portarono a quella guerra erano tanti e vaghi, erano il risultato di tanti anni di pace in Europa trascorsi tutti ad aumentare i propri armamenti.

Era l’aprile del 1915 e l’Italia si preparava ad entrare in guerra, ma non aveva ancora deciso con chi schierarsi.

I Brani che seguono in blu sono Tratti da Da http://it.wikipedia.org/wiki/Prima_guerra_mondiale

“I fronti dove si combatteva e quelli dove ci si aspettava di farlo erano ormai numerosi. Tutti i belligeranti iniziarono a impiegare ogni risorsa a disposizione e allo stesso tempo affiorarono le prime voci di opposizione alla guerra nel Regno Unito, in Germania (dove il 1º aprile ebbe luogo una manifestazione organizzata da Rosa Luxemburg), in Francia e in Russia. L'Italia, pur restando neutrale, era in cerca dei migliori vantaggi territoriali in cambio di un proprio intervento: l'8 aprile 1915 offrì di affiancare in guerra le potenze centrali se le fossero stati ceduti Trentino, isole della Dalmazia, Gorizia, Gradisca e riconosciuto il "primato" sull'Albania. Una settimana dopo l'Austria-Ungheria rifiutò le condizioni e l'Italia fece richieste ancora più gravose alle potenze dell'Intesa, che si dissero disposte a intavolare delle trattative.”
“La neutralità italiana ottenne inizialmente consenso unanime, sebbene il brusco arresto dell'offensiva tedesca sulla Marna facesse nascere i primi dubbi sulla invincibilità tedesca. Gruppi interventisti minoritari andarono formandosi nell'autunno 1914 fino a raggiungere una consistenza non trascurabile dopo appena pochi mesi; gli interventisti paventavano la sminuita statura politica, incombente sull'Italia, se fosse rimasta spettatrice passiva: i vincitori non avrebbero dimenticato né perdonato, e se a prevalere fossero stati gli Imperi centrali si sarebbero vendicati della nazione vista come traditrice di un'alleanza trentennale. Alla fine del 1914 il ministro degli esteri Sidney Sonnino avviò contatti con entrambe le parti per ottenere i maggiori compensi possibili e il 26 aprile 1915 concluse le trattative segrete con l'Intesa mediante la firma del patto di Londra, con il quale l'Italia si impegnava a entrare in guerra entro un mese. Il 3 maggio successivo fu rotta la Triplice alleanza, fu avviata la mobilitazione e il 23 maggio fu dichiarata guerra all'Austria-Ungheria ma non alla Germania, con cui Antonio Salandra sperava, futilmente, di non guastare del tutto i rapporti.”

A cose già fatte con il patto di Londra, e rimaste segrete fino al 1917,  il Parlamento italiano plaude e affida pieni poteri al Governo di guerra nella seduta del 20 maggio 2015 http://cronologia.leonardo.it/storia/a1915e.htm

I bilancio finale di quella guerra fu: oltre 70 milioni di uomini mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa);  oltre 9 milioni morirono sui campi di battaglia; ci furono anche circa 7 milioni di morti tra i civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie.

“Con la fine di quella guerra si stabilirono equilibri vendicativi tra le nazioni europee che portarono, dopo meno di trenta anni,  a una nuova guerra ancora più disastrosa.
Dopo il secondo conflitto mondiale in Europa nasce uno spirito di solidarietà europeo che ci ha fatto vivere una pace per quasi 70 anni, oggi questo spirito è in crisi per motivi economici, la Russia viene considerata antieuropea e il vicino Medio Oriente abbonda di nuovi scenari di guerra. L’Europa deve acquisire il ruolo di grande mediatore di Pace tra USA e Russia e offrire soluzioni di pace per il Medio Oriente, l’unità europea è fattore di pace, la disgregazione europea può  determinare nuovi e pericolosi scenari di guerra dentro la stessa Europa. (f.z)”
Postato  11/04/2015

Immagine: la prima pagina del giornale Il Popolo d’Italia con la dichiarazione di guerra

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