mercoledì 13 aprile 2016

La matematica di Renzi

Per essere valido un referendum in Italia è necessario il quorum di votanti del 50% +1 di italiani che si recano a votare.
Il più sicuro che, il 17 Aprile,  vinca il Sì è proprio Renzi:  per questo gioca sull’astensione dicendo che la partita giocata non vale.
Renzi punta sulla sommatoria di astensionismo ormai di sistema (circa il 40%) + un astensionismo provocato dalla sua campagna di astensione per il referendum del 17 aprile;  gli basta riuscire ad orientare solo un11% di cittadini che abitualmente votano orientandoli verso l’astensione.
Il metodo è: il silenzio informativo, parlare il meno possibile sui contenuti del referendum e invitare all’astensione dicendo che è inutile andare a votare.
Se vince l’astensione dirà che è stata una sua grande vittoria e che è stato utile non andare a votare. 
 Votare o non votare è un diritto dei cittadini, ma può un'alta carica dello Stato invitare a non andare a votare?
 Se il Presidente della Corte Costituzionale dice di andare a votare mentre il Presidente del Consiglio dice di non andare a votare, qualche problema questa Repubblica ce l'ha. Sarebbe il caso che il Presidente della Repubblica dicesse qualcosa. 
Comunque, leggete bene il quesito e vedete che ne vale la pena di andare a votare.

2 commenti:

  1. Alcune associazioni dei pensionati hanno organizzato gite di due giorni, in vista del referendum, affermo maliziosamente; quei SI' debbono valere ben tanto...

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    1. un fine sicuramente maliziosamente astensionista, sperano di riportarli stanchi e sfiniti. Ma fino alle ore 23, se tornano pimpanti, qualche energia per votare l'avranno.

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