lunedì 18 aprile 2016

L’Italia si chiama Basilicata per il resto si chiama Renzi

Se gli italiani il pozzo nero ce l’hanno sotto casa, e qualcuno glielo ha detto e fatto vedere, allora qualche riflessione la fanno; se invece sta lontano preferiscono tenere il cervello in riposo.
La Basilicata è la regione con la maggior affluenza al voto per il referendum sulle trivelle: con il 50,32% è l'unica regione ad aver "raggiunto il quorum". Maglia nera per l'affluenza invece al Trentino Alto Adige che si è fermato al 25,16%. Sempre la Basilicata conquista inoltre il record per il maggior numero di Sì, circa il 96%.
Si conferma alla grande la vittoria della matematica di Renzi, puntare sull’astensione degli italiani. Il risultato va ben oltre le stesse aspettative: l’astensione ormai strutturale di circa il 40% delle elezioni politiche diventa di quasi il 70% per un referendum difficile, mal compreso e poco dibattuto. Questo lo stato delle cose, addolcire il risultato con analisi pietose serve a ben poco; dileggiare il comportamento degli italiani poi serve solo a peggiorare le condizioni del paziente.

18/04/16 Francesco Zaffuto

3 commenti:

  1. I documenti, ma soprattutto mio padre, raccontano della folla esultante davanti a un mussolini che aveva appena detto che si era entrati in guerra. Obbedienti, gli italiani si associavano all'entusiasmo del capo indiscusso senza pensare alle conseguenze. Ecco, siamo ancora così.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... e c'è sempre quella frase "ci vuole un capo carismatico", finchè li spinge va bene, se poi gli dice la verità e li spinge a riflettere possono persino metterlo in croce

      Elimina
  2. è vero, il referendum era sulla durata dei contratti e contro la concessione fino ad esaurimento giacimenti. L'averlo chiamato impropriamente trivelle è stata una scelta degli ambientalisti che hanno puntato sulla capacità di orientare verso le energie altrenative, come se dopo il referendum Parlamento e Governo dovessero sentirsi legati al risultato del referendum.
    Questo blog in proposito inserì il post "leggere bene il quesito" http://crisidopolacrisi.blogspot.it/2016/04/17-aprile-leggere-bene-il-quesito.html - dove si diceva che non c'era alcuna ragione per dire No, trattandosi di scadenza di contratti che poteva essere formulata in altro modo dopo il referendum. Renzi, se voleva avrebbe potuto benissimo evitare il referendum, togliendo la frase fino ad esaurimento giacimenti e inserendo "rinnovo caso per caso per tempo limitato e dopo verifica degli impianti". Le regioni sarebbero state ben contente, cadeva tecnicamente il referendum, si sarebbero risparmiati 350 milioni. Il suo atteggiamento prepotente forse nasconde qualcosa? Questo non lo sò. Ma è stato sicuramente un atteggiamento prepotente.

    RispondiElimina